domenica 22 marzo 2015

I "Minorati PD"



Sono ormai mesi che imperversano su tutti i telegiornali notizie e servizi su quella che ormai è passata alla storia come la "Minoranza PD". Un manipolo di falliti che ha portato il partito al minimo storico nelle ultime Elezioni Politiche (25%), che ha governato per anni dimostrando incapacità e totale inettitudine nel reggere il confronto con il grande nemico "Silvio Berlusconi" che infatti, senza troppa fatica li ha umiliati, spazzandoli via dalla scena politica uno a uno.  
Ora che il PD è saldamente nelle mani di Renzi che lo ha portato ad ottenere quasi una percentuale bulgara nelle ultime Elezioni Europee, questi signori, che non riescono a farsi una ragione della loro sconfitta politica emersa democraticamente nell'ultimo Congresso, continuano imperterriti a contestare i provvedimenti del Governo, minacciano non si sa bene cosa, cercano disperatamente di non finire nell'anonimato riunendosi quasi ogni giorno per dire sempre le stesse cose, come se non si rendessero conto di essere il principale partito di Governo. Bersani, Fassina, Cuperlo, Bindi, nomi che fanno accapponare la pelle per come hanno ridotto il partito nel febbraio 2013. Ecco questi a mio parere non rappresentano la "Minoranza PD", ma i "Minorati PD". Minorati perché le lancette dei loro orologi sono rimaste ferme a più di un anno fa, prima che Renzi diventasse Presidente del Consiglio. Minorati perché continuano imperterriti a proporre soluzioni ad esempio in materia economica che sono ferme all'età della pietra. Minorati perché invece che appoggiare "senza se e senza ma" un governo il cui Presidente del Consiglio è il loro Segretario, lo provocano continuamente, minacciando di non votare provvedimenti importanti, comportandosi alla stregua di una opposizione. Minorati perché dimostrano di non avere assolutamente il polso del partito in mano. Affermano che c'è vasto disagio nell'elettorato del PD in questo momento, per le politiche messe in atto ultimamente dal governo. Ma tutti i sondaggi indicano il PD nettamente come primo partito con percentuali del 38/39%. Ma dove è allora questo disagio? E' nel loro cervello, sono loro ad essere disagiati perché hanno capito che il loro tempo è finito e che Renzi andrà avanti come un caterpillar infischiandosene delle loro minacce.
Da ultimo nella riunione che si è tenuta ieri è intervenuto anche Sua Eminenza, il principale responsabile del disfacimento del PD prima dell'avvento del Sindaco di Firenze: Massimo D'Alema.
Per dimostrare quanto siano "minorati" questi esponenti cavernicoli, D'Alema ha avuto il coraggio di affermare che Renzi sta guidando il PD "con arroganza".
E' incredibile, non credevo alle mie orecchie. L'uomo politico italiano più arrogante degli ultimi 30 anni che accusava Renzi dello stesso atteggiamento.
Un'ulteriore prova della bontà del titolo del mio articolo.     

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